
L’Alfa Romeo Giulia GT è una coupé derivata dalla Giulia costruita dall’Alfa Romeo tra il 1963 e il 1975.
Visto il buon successo commerciale della Sprint GT nacque l’idea di lanciare una versione meno impegnativa della vettura, dotandola di un motore di cilindrata minore e di finiture più economiche, in modo da proporre un valido prodotto ad un prezzo e un costo di gestione inferiori e sostenibili da una nuova ampia fascia di clientela giovane in continua espansione grazie agli effetti del boom economico.
In attuazione di tale strategia commerciale, nel 1966, accanto alle versioni Sprint GT con motore di 1,6 litri, entrò in listino una versione con cilindrata ridotta a 1290 cm³ dotato di 89 cv, motore serie 00530, battezzata GT 1300 Junior (serie 105.30). La Junior aveva un allestimento semplificato: niente servofreno, pavimento in gomma, plancia in plastica priva di consolle centrale, volante a due razze, sedili meno profilati, assenza di accendisigari e borchie coprimozzo diverse. senza inserti in plastica. Il successo fu superiore alle aspettative e, grazie anche alle prestazioni non molto inferiori ai modelli 1600, gli allestimenti Junior rappresentarono ben presto la grande maggioranza delle Giulia GT vendute. Nel decennio di produzione, le Alfa Romeo GT hanno totalizzato 105.494 esemplari, di cui 91.195 nella versione “1300” e 14.299 in versione “1600” Junior.
Nel 1967 le Junior furono dotate di servofreno, dapprima come kit after-market da montare presso le concessionarie, poi montato direttamente in fabbrica, mentre nel 1969, pur mantenendo lo “scalino”, persero il cruscotto “piatto” a quattro strumenti e vennero dotate di una nuova plancia in plastica nera, simile a quella della 1750 GT Veloce. Tutta la gamma beneficiò dell’introduzione dell’alternatore al posto della dinamo e della frizione con molla a diaframma e comando idraulico, generalizzata su tutta la gamma Giulia.